Fumo e lockdown: qualcosa è cambiato

Fumo e lockdown: qualcosa è cambiato

C’è chi, mosso dalla volontà di un forte cambiamento, ha deciso di smettere di fumare o ha diminuito il numero di sigarette giornaliere, ma c’è anche chi, sopraffatto dall’ansia e dallo stress, ha ricominciato o ha addirittura fumato di più. Ecco una fotografia del comportamento dei fumatori durante questo lockdown.

Il rapporto col fumo durante il lockdown: parliamone in diretta

La ricerca 

Attraverso una ricerca, condotta da Swg, abbiamo voluto indagare come è cambiato il rapporto col fumo in questo periodo molto particolare. Sono stati raccolti dati su tutto il territorio nazionale, più di 2600 testimonianze di fumatori e anche non fumatori. Sono emersi dati incoraggianti, ma c’è ancora tanto da lavorare.

Tutti i risultati della ricerca saranno discussi mercoledì 27
maggio, a partire dalle 11:30. Trasmetteremo in diretta su Facebook e Youtube la nostra conferenza stampa: “Il fumo in tempo di Covid19: qualcosa è cambiato”, ospiti della giornata saranno il professor Alloisio, chirurgo toracico e presidente LILT Milano, Monza e Brianza, e il dottor. Riccardo Grassi, ricercatore Swg, che ha condotto la ricerca, moderatore Claudio Micalizio, giornalista.

Smettere con i consigli dell’esperta

In questo momento di cambiamento in tanti hanno scelto di dire addio alla sigaretta, c’è chi pensava di farlo già da tempo e chi, mosso da queste particolari circostanze, ha preso coraggio e fatto una scelta per la propria salute.

Smettere è possibile, ma non è sempre facile. Ecco perché noi di LILT offriamo l’aiuto dei nostri migliori esperti che, attraverso percorsi personalizzati, aiutano tutti coloro che decidono di dire addio alla sigaretta.

Giovedì 28 maggio, a partire dalle 14:00 parleremo in diretta dei benefici del dire no al fumo insieme alla nostra esperta nell’intervento “Sfumiamo, i benefici di una vita senza fumo”, la dottoressa Marcella Dittrich, psicologa psicoterapeuta LILT, porterà tanti consigli preziosi per affrontare insieme questa importante decisione e per conoscerne tutti i lati positivi.

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Gli italiani e il fumo

In Italia ci sono 11,6 milioni di fumatori, 7,1 milioni sono uomini e 4,5 le donne, in forte aumento negli ultimi anni. Anche se nel nostro Paese la maggioranza degli adulti di età compresa tra i 18 e i 69 anni non fuma (57%) o ha smesso di fumare (17%), un italiano su 4 è invece fumatore attivo (25%). Il consumo medio giornaliero è intorno alle 12 sigarette, ma un quarto dei fumatori ne consuma più di un pacchetto

I più esposti ai danni del fumo sono i giovani, uno su cinque fuma abitualmente sigarette di tabacco, abitudine diffusa soprattutto fra le ragazze (24%), meno fra i ragazzi (16%). Il primo contatto con la sigaretta avviene molto presto, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, tra i 10 e i 13 anni.

Un fattore di rischio prevedibile

Il fumo di sigaretta è il più rilevante fattore di rischio per il tumore del polmone, il rischio aumenta con il numero delle sigarette fumate e con la durata dell’abitudine al fumo. Chi fuma ha Il rischio di sviluppare il tumore di circa 14 volte superiore ai non fumatori, aumenta fino a 20 volte nei forti fumatori (con un consumo di più di 20 sigarette al giorno). Non solo tumore del polmone, il rischio aumenta anche per le malattie respiratorie e cardiovascolari, con ricadute negative su tutto l’organismo.

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Il fumo in tempo di Covid19: qualcosa è cambiato

Mercoledì 27 maggio, dalle 11:30 in diretta sui canali Facebook e Youtube

Sfumiamo, i benefici di una vita senza fumo

Giovedì 28 maggio, dalle 14:00 in diretta sui canali Facebook e Youtube

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Maggio 2020


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