Luisella Negri

2 min lettura Storie A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Luisella Negri

Il progetto Agenti 00Sigarette mi è sempre piaciuto, dalla prima volta ho partecipato con la classe, tre cicli scolastici fa. Sono rimasta molto colpita dagli educatori: ne abbiamo avuti di diversi, tutti preparati e competenti. Il loro modo di fare è interattivo, animato, pratico: gli studenti vengono coinvolti in tutto e per tutto e danno il meglio di sé. Hanno partecipato con gioia a tutto quello che Michele (l’educatore) ha proposto. Ricordo un gioco in particolare, quello delle statue, in cui gli studenti dovevano imitare col corpo il loro hobby. Sono attività molto coinvolgenti e il fatto di presentarsi vestito da investigatore rende tutto più entusiasmante.

Anche i video che hanno preceduto l’intervento a scuola sono stati apprezzati. Questa anteprima è in grado di dare degli input, sia ai bambini che agli insegnanti. Noi abbiamo lavorato partendo proprio da questi video: rispondendo alle sollecitazioni abbiamo iniziato a elaborare slogan, rime e concetti sul rispetto ambientale, lo sport e la sana alimentazione. Dopo il primo video è persino scaturita dai bambini la voglia di mangiare frutta una volta a settimana a merenda. “Perché non portiamo la frutta anziché le solite merendine?”, hanno chiesto. Si è anche parlato di libertà, proprio una settimana prima che scoppiasse la guerra in Ucraina.

I ragazzi hanno inoltre scritto le loro poesie e passioni, che sono poi confluite nell’elaborato finale. Ognuno ha riflettuto su cos’era capace di fare e si è sentito orgoglioso di dirlo agli altri, ciascuno aveva qualcosa di sé da condividere, sentendosi così protagonista. Questa presentazione ci ha permesso di vincere il premio Agenti 00Sigarette. Ci è dispiaciuto non essere a Milano durante la premiazione, tuttavia Michele è venuto a consegnarci il premio e questa cosa ci ha fatto davvero piacere. E’ stata l’occasione, dopo mesi di emergenza, per festeggiare insieme all’altra classe e scoprire come aveva lavorato.

A scuola di vita

Con il Covid abbiamo notato una maggiore presa di coscienza, i ragazzi sono stati bravissimi ad adattarsi alle nuove misure, dalla DAD al rientro a scuola con la mascherina. Abbiamo dovuto cambiare completamente le nostre abitudini. Ci chiedevamo come avrebbero reagito gli studenti e siamo rimasti sorpresi dalla loro resilienza. La loro sensibilità è aumentata e così la loro attenzione per la propria salute: anche se erano spaventati non lo davano a vedere.

A volte si pensa che questo genere di attività non permetta di rispettare i tempi del programma scolastico. Tuttavia questi impegni si integrano perfettamente con esso, lo completano. I ragazzi hanno bisogno di conoscere il mondo in cui vivono e queste esperienze restano per sempre, poiché li vedono coinvolti in prima persona. Il gruppo classe è importante, la sua forza rimarrà nella mente di questi ragazzi, anche quando, da adolescenti, faranno altre esperienze del mondo.

Redazione LILT
Luisella Negri
Insegnante scuola primaria "E. De Amicis" di Magenta
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