Ottobre rosa: parola all’esperta su prevenzione e diagnosi precoce del tumore al seno

2 min lettura L'esperto risponde A cura di Cinzia Testa Ultimo aggiornamento:
Ottobre rosa: parola all’esperta su prevenzione e diagnosi precoce del tumore al seno

La dottoressa Daniela Ballerini, radiologa senologa, spiega quando e come fare i controlli e l’importanza della prevenzione personalizzata

È rosa il nastro che virtualmente oppure realmente in ottobre indosseranno tutti, a sostegno del mese dedicato all’informazione, alla prevenzione e alla diagnosi precoce del tumore al seno. Ad oggi rimane il primo per incidenza per quanto riguarda i tumori femminili. Ma grazie alla consapevolezza delle donne sull’importanza dei controlli, nella maggior parte dei casi la diagnosi avviene in fase iniziale, con una sopravvivenza a cinque anni, come dichiarato ne I numeri del cancro 2024, pari all’88%.

Il futuro: controlli personalizzati e intelligenza artificiale

«L’idea per il futuro è di arrivare ad una sempre maggiore personalizzazione dei controlli, basati sulla stratificazione del rischio delle singole pazienti», racconta Daniela Ballerini, radiologa senologa ospedale IRCCS San Raffaele di Milano e LILT Milano Monza Brianza.

«La speranza è che anche l’intelligenza artificiale ci possa dare un aiuto in tal senso, fornendoci in particolare sempre più informazioni sulla composizione del tessuto mammario, che potrebbe essere un ulteriore discriminante oltre a fattori come l’età, la familiarità, nella decisione dei programmi di sorveglianza».

Quando iniziare: il primo controllo tra i 25-30 anni

In attesa che si arrivi a stabilire un calendario dei controlli cosiddetto stratificato, cioè in base a fasce di rischio, l’invito alle donne è di sottoporsi a un primo controllo senologico già tra i 25-30 anni. «Consigliamo di iniziare con una visita senologica e un’ecografia mammaria», racconta la dottoressa Ballerini. «In base ai risultati dell’esame, si potrà delineare il calendario dei check successivi». Questo primo incontro serve anche per imparare a eseguire correttamente l’autopalpazione e per condividere i fattori di rischio presenti nel proprio stile di vita, in modo da correggerli.

Prevenzione: stile di vita e fattori di rischio

Fumo, obesità, sedentarietà, alimentazione scorretta, hanno un ruolo importante in tutti i tumori, compreso quello al seno. La prova? Dati alla mano, è possibile la prevenzione del 40% delle malattie oncologiche con uno stile di vita sano. Vale anche la regola di condividere con lo specialista la presenza di casi di tumore in famiglia, al fine di identificare chi eventualmente dovrebbe beneficiare di strategie di prevenzione o di screening intensificati.

Quali esami fare e quando: ecografia e mammografia

«In linea generale, al di là di casi specifici, l’ecografia è l’esame strumentale di riferimento prima dei 40 anni», sottolinea la dottoressa Ballerini. «A partire da questa età invece l’esame principe diventa la mammografia, in associazione o meno all’ecografia a seconda delle indicazioni dello specialista». Resta infine la raccomandazione di parlarne al più presto con lo specialista in caso di cambiamenti al seno, come arrossamenti, secrezioni anomale dal capezzolo, noduli.

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Cinzia Testa

Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.

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