Dopo anni di convivenza con un tumore e le difficoltà della chemioterapia, Silvana ha trovato sollievo nel progetto Rinascita, promosso da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula, in collaborazione con CESVI. Un aiuto concreto per migliorare il suo benessere fisico e mentale, con il supporto fondamentale del marito come caregiver.
Silvana ha sempre fatto riferimento agli spazi LILT per i suoi controlli di prevenzione e da anni convive con un tumore. Dopo la chemioterapia, il suo corpo ha prodotto nuove metastasi, ma la sua determinazione, complice un passato professionale come business coach, è più forte che mai. Oggi, mentre si sottopone a una terapia sperimentale, ha trovato un aiuto inaspettato nel Progetto Rinascita, promosso da Intesa San Paolo, in collaborazione con CESVI. Il progetto mette a disposizione circa 1000 sedute gratuite per i pazienti oncologici più fragili dal punto di vista socio-economico. Una persona può trovarsi in difficoltà finanziarie, con un reddito insufficiente a coprire le spese sanitarie, ma può anche affrontare una condizione di isolamento sociale, dovuta alla mancanza di una rete di supporto familiare o comunitaria. Per i pazienti oncologici, questa situazione può diventare ancora più complessa, poiché la malattia comporta costi elevati e una forte necessità di sostegno fisico e psicologico ed emotivo.
Il Progetto Rinascita risponde proprio a queste esigenze, offrendo un aiuto concreto a chi rischia di non poter accedere a un percorso di supporto fisico e psicologico. Nel caso di Silvana, il progetto le ha permesso di iniziare un percorso terapeutico che si è rivelato fondamentale per il suo benessere. Tanto che, dopo aver usufruito delle sedute gratuite, ha deciso di proseguire il percorso con le proprie risorse economiche. Per capire se il percorso sta dando benefici, abbiamo chiacchierato con lei.
Come ha scoperto di Rinascita e come è stata seguita?
Sono cliente della LILT da anni e ho scoperto, proprio attraverso l’associazione, il progetto “Rinascita” dedicato ai pazienti oncologici e ai loro caregiver. Ho deciso di partecipare con entusiasmo. L’intero percorso è stato seguito con grande professionalità, con una particolare attenzione a chi si mostrava interessato. Ho avuto l’opportunità di incontrare l’insegnante di yoga prima di decidere quale percorso intraprendere. Mi piaceva molto l’idea di fare qualcosa insieme a mio marito, che è mio caregiver. Avevo già praticato yoga in passato ed essendomi sempre occupata di lavori molto stressanti, questa disciplina mi aiutava a gestire meglio la tensione.
Che tipo di yoga fa? Le procura dei benefici?
Da quando è iniziato il corso, pratico “chair yoga”, ovvero yoga seduti su una sedia. Ho partecipato a cinque lezioni gratuite e, vista la quantità di benefici che ne ho tratto, ho deciso di continuare. L’insegnante è altamente qualificata, comunica con passione il suo amore per lo yoga ed è molto empatica. Le lezioni si svolgono una volta alla settimana e, grazie alla pratica, sto ottenendo benefici sia fisici che mentali. Ho imparato a concentrarmi sul respiro e riesco a eseguire tutte le posizioni e i movimenti proposti. Dopo due anni di chemioterapia, la mia schiena era in condizioni disastrose, avevo una protesi all’anca e la chemioterapia mi ha causato il collasso di quattro vertebre dorsali. Lo yoga, praticato in modo dolce e graduale, mi ha aiutato a sciogliere le tensioni. Ora riesco a stare più dritta, ho meno dolore e posso camminare di più”.
Come sta ora? Pensa di star vivendo una rinascita grazie al progetto?
Sto assumendo delle pastiglie sperimentali. Il tumore al polmone è in remissione, ma da quando ho smesso la chemioterapia, la testa ha iniziato a produrre nuove metastasi. Questo percorso rappresenta senza dubbio una vera e propria rinascita. Credo che questo programma aiuti a potenziare le risorse positive di ogni individuo. Un corpo che sta meglio influisce positivamente anche sulla mente: ci si sente più in forma, più rilassati, più energici e con maggiore resilienza.
Il Progetto Rinascita è realizzato grazie a:
