Progetto Rinascita: il legame tra yoga e terapia raccontato da Angela  

4 min lettura Storie A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Progetto Rinascita: il legame tra yoga e terapia raccontato da Angela  

Dopo aver scoperto un tumore al seno grazie ai controlli a LILT, Angela ha trovato nello yoga un supporto fondamentale durante la chemio e la radioterapia. In questa intervista ci racconta il suo percorso di cura, i benefici fisici e mentali, e come il Progetto Rinascita l’abbia aiutata ad affrontare questa nuova vita. 

Angela è una paziente LILT da oltre 15 anni e grazie agli screening di prevenzione annuali ha scoperto un tumore al seno. Da quel momento è cominciata una nuova fase della sua vita, fatta di trattamenti e cure, ma anche di consapevolezza e di nuove scoperte, grazie anche al programma Rinascita. L’abbiamo intervistata per capire come è stato per lei intraprendere il Progetto Rinascita, promosso da Intesa San Paolo, in collaborazione con CESVI. Il progetto mette a disposizione circa 1000 sedute gratuite per i pazienti oncologici più fragili dal punto di vista socio-economico. Una persona può trovarsi in difficoltà finanziarie, con un reddito insufficiente a coprire le spese sanitarie, ma può anche affrontare una condizione di isolamento sociale, dovuta alla mancanza di una rete di supporto familiare o comunitaria. Per i pazienti oncologici, questa situazione può diventare ancora più complessa, poiché la malattia comporta costi elevati e una forte necessità di sostegno psicologico ed emotivo. 

Il Progetto Rinascita risponde proprio a queste esigenze, offrendo un aiuto concreto a chi rischia di non poter accedere a un percorso di supporto fisico e psicologico. Nel caso di Angela, il progetto le ha permesso di iniziare un percorso terapeutico che si è rivelato fondamentale per il suo benessere. Tanto che, dopo aver usufruito delle sedute gratuite, ha deciso di proseguire il percorso con le proprie risorse economiche. Per capire se il percorso sta dando benefici, abbiamo chiacchierato con lei. 

Ha approfittato del progetto Rinascita. Come l’ha trovata come opportunità? 

Ho approfittato del finanziamento di Intesa perché volevo capire se mi piacesse fare yoga e, dopo aver visto i benefici, ora continuo a proseguire a mie spese. Devo dire che è davvero importante per il mio benessere, sia fisico che mentale, e sono felice di aver intrapreso questo percorso. 

Che benefici ha avuto? 

Grazie allo chair yoga ho visto dei benefici immediati. Inizialmente, la parte che mi ha aiutato di più è stata quella mentale, ma anche fisicamente ho tratto notevoli vantaggi. In particolare, lo yoga mi sta aiutando molto con la radioterapia. La tecnica respiratoria che ho appreso è fondamentale quando devo fare esami diagnostici, che a volte possono avvenire in macchinari un po’ angusti o scomodi. La respirazione e il lavoro su se stessi sono davvero strumenti che fanno la differenza. Sento che mi aiuteranno anche quando dovrò fare i controlli del follow-up. Ora che ho terminato la chemio da un mese e mezzo e sto affrontando la radioterapia, penso di voler passare a un percorso un po’ più impegnativo. Devo parlarne con Pamela, la mia insegnante di yoga. 

Non ha considerato anche altri servizi compresi nel programma? 

Ho saputo della psico-oncologia, ad esempio, ma non ne ho avvertito la necessità in prima persona, ma ho conosciuto un’amica che sta pensando di rivolgersi al dottor Davide Ferraris. Le referenze che ha avuto sono state positive, e sicuramente un supporto psicologico può fare la differenza. 

Come si sente fisicamente oggi? 

Oggi mi sento decisamente in buona forma. Nonostante i piccoli acciacchi, sono riuscita a mantenere una buona energia. Sono stata un po’ “invalida” sulle mani e sui piedi. Ho avuto delle micosi, le unghie erano intossicate e sono diventate nere. Ora, per fortuna, il dolore è diminuito ed è più una questione estetica. Aspetto la ricrescita delle unghie e dei capelli, senza i quali ho avvertito freddo alla testa questo inverno. Ho anche accumulato qualche chilo a causa del cortisone, ma mi sono rivolta a un nutrizionista, quindi credo di essere rientrata nei parametri giusti. Certo, devo ancora fare i conti con la mancanza di capelli ma è una fase che, spero, passerà. 

Definirebbe questo percorso come una rinascita? 

 Sì. Il mio corpo sta cambiando, ma è una nuova vita, una vita che mi sto impegnando a vivere al meglio, anche dal punto di vista fisico, psicologico, e nella cura di me stessa. 

Lo consiglierebbe? 

Assolutamente. Siamo in tanti ad essere malati ma a queste opportunità vedo sempre troppa poca gente. Magari la mia testimonianza può far prendere coraggio qualcuno che è indeciso a partecipare. 

Il Progetto Rinascita è realizzato grazie a

Redazione LILT
Angela
Mi sto impegnando nella cura di me stessa