Diabete: consigli pratici per gestirlo al meglio 

3 min lettura Salute e Benessere A cura di Martina Morandi Ultimo aggiornamento:
Diabete: consigli pratici per gestirlo al meglio 

Convivere con il diabete non significa rinunciare alla qualità della vita, ma imparare a prendersi cura di sé con maggiore consapevolezza. L’obiettivo non è solo mantenere la glicemia sotto controllo, ma conoscere i proprio fattori di rischio e promuovere uno stile di vita sano, capace di migliorare la qualità della vita nel lungo periodo. 

Ogni anno, il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, un’iniziativa dedicata alla sensibilizzazione su una delle malattie croniche più diffuse e in crescita a livello globale. In Italia si stimano circa 4 milioni di persone con diabete noto, pari al 6,2% della popolazione, con un ulteriore milione e mezzo di casi non ancora diagnosticati. È una condizione complessa spesso associata ad altre malattie croniche come l’obesità e l’ipertensione, che può portare a complicanze anche gravi come malattie cardiovascolari, problemi renali, neuropatie o danni alla vista. Tuttavia, imparare a gestirlo è fondamentale per affrontare al meglio una malattia con la quale bisogna convivere.  

Monitora la glicemia e non solo 

Nei soggetti diabetici uno degli aspetti più importanti è il controllo dei livelli di glucosio nel sangue, ovvero la glicemia. Questo è dovuto al fatto che l’insulina, l’ormone che regola il metabolismo degli zuccheri nel sangue, non funziona correttamente o non ne viene prodotta a sufficienza, lasciando quindi il glucosio libero di circolare nel sangue. Questo rappresenta un serio problema a lungo andare perché una glicemia elevata espone al rischio di numerose malattie che interessano il cuore e i vasi sanguigni.  

È importante anche monitorare la pressione arteriosa che deve rimanere intorno ai 120mmHg di massima e 80 mmHg di minima. Una condizione di ipertensione, comune tra le persone con diabete, rappresenta un fattore di rischio per malattie cardiovascolari.  

Più fibra nel piatto  

Le linee guida internazionali per una sana alimentazione sono valide anche per i soggetti diabetici, con una maggior attenzione ad alcuni cibi come gli alimenti amidacei ad alto indice glicemico, tra cui le patate, il riso, la pasta e il pane bianco.  Se sostituti con cereali integrali si riusciranno a gestire meglio i picchi glicemici.  

Anche la frutta non è da eliminare. Limitare quella più zuccherina come banane, uva, fichi e cachi; via libera, ma con moderazione, a mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche, lamponi.  

Sì ai legumi, alimenti che dovrebbero essere consumati regolarmente da chi è diabetico, non venendo assorbiti immediatamente dall’intestino, riducono l’assorbimento del glucosio evitando che la glicemia si alzi troppo.  

Impara a leggere le etichette alimentari 

Non fermarsi alle scritte sulla confezione è la prima regola per chi vuole davvero mangiare in modo consapevole. Per capire se un alimento è davvero equilibrato, è fondamentale leggere con attenzione gli ingredienti e la tabella dei valori nutrizionali. Le etichette nascondono molte informazioni utili per gestire al meglio la glicemia: ad esempio, gli zuccheri aggiunti possono presentarsi sotto nomi diversi — come glucosio, sciroppo di fruttosio, maltosio o destrosio — e riconoscerli aiuta a limitarne l’assunzione. Controllare la quantità totale di zuccheri permette di valutare l’impatto di un alimento sulla glicemia, così come tenere d’occhio i grassi saturi e il sodio che possono influire sulla salute cardiovascolare, sulla pressione e sulla ritenzione idrica. 

Mantieniti in movimento, anche al lavoro 

Restare attivi durante la giornata è fondamentale per chi convive con il diabete. La sedentarietà, infatti, può influire negativamente sulla gestione della glicemia, rallentando il metabolismo e rendendo più difficile il controllo dei livelli di zucchero nel sangue. Mantenere costantemente il corpo in movimento, praticare attività fisica aerobica e individuare delle strategie per muoversi di più anche al lavoro — approfittare delle pause per fare una breve camminata, ritagliarsi qualche minuto per degli esercizi di stretching, usare le scale e non l’ascensore — sono piccoli gesti che, sommati, fanno una grande differenza. 

Un approccio strutturato alla salute metabolica

Modifiche mirate allo stile di vita sono fondamentali nella gestione del diabete. Quando presenti anche altre alterazioni metaboliche, un supporto specialistico può essere utile.

LILT offre un Programma di Salute Metabolica dedicato. 

Ph. Freepik

Martina Morandi

Biologa e divulgatrice scientifica. Dopo la laurea e il dottorato di ricerca, ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza e ha scelto di dedicarsi alla divulgazione scientifica. Si occupa principalmente di salute e prevenzione oncologica, con l’obiettivo di rendere la scienza chiara e accessibile a tutti.

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