Problemi di peso? Forse la causa è il metabolismo

3 min lettura Salute e Benessere A cura di Martina Morandi Ultimo aggiornamento:
Problemi di peso? Forse la causa è il metabolismo

Il metabolismo è un ingranaggio complesso che regola il nostro peso e la nostra energia quotidiana. Quando non funziona al meglio, è importante riconoscere i segnali e rivolgersi agli specialisti.  

Per molte persone la perdita di peso non è soltanto una questione di calorie introdotte e consumate. A volte, nonostante l’impegno e la costanza, la bilancia segna sempre lo stesso numero. Le cause possono essere molte e non sempre legate ad abitudini scorrette. Spesso a determinare queste difficoltà sono squilibri interni che possono riguardare il metabolismo.

Il ruolo degli ormoni e le alterazioni metaboliche

Nella gestione del controllo del peso corporeo, gli ormoni giocano un ruolo fondamentale. Ad esempio, un’alterazione degli ormoni tiroidei, come nell’ipotiroidismo, può rallentare il metabolismo basale portando a un aumento di peso. Accanto a fattori ormonali, esiste un quadro clinico più complesso che può spiegare la difficoltà a perdere peso: la sindrome metabolica. Conosciuta anche come sindrome da insulino-resistenza, è una condizione in cui coesistono diverse alterazioni del metabolismo come: sovrappeso, ipertensione, glicemia alta e alterazione dei grassi nel sangue, che predispongono a malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, e tumori come al colon-retto, al fegato e alla mammella.

I segnali della sindrome metabolica

I sintomi della sindrome metabolica non sono sempre facili da individuare, ma ci sono alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare. Uno dei primi è la difficoltà a perdere peso, in particolare a livello addominale, spesso accompagnata da un progressivo accumulo di grasso viscerale che fa aumentare il girovita. A questo si possono associare valori alterati di glicemia, colesterolo o trigliceridi, con la conseguente comparsa di cali di energia dopo i pasti. Anche la pressione arteriosa può risultare elevata, pur senza dare segnali immediati, mentre non di rado si avverte una sensazione costante di stanchezza.

La resistenza all’insulina

Alla base della sindrome metabolica c’è quasi sempre una resistenza all’insulina: le cellule faticano a utilizzare correttamente il glucosio, che rimane più a lungo nel sangue. Questo meccanismo favorisce sia l’accumulo di grasso addominale sia lo stato infiammatorio cronico che aumenta il rischio cardiovascolare. Stile di vita sedentario, alimentazione ricca di zuccheri semplici e grassi saturi, stress e mancanza di sonno ne sono fattori favorenti.

Il supporto degli specialisti 

Per affrontare efficacemente le difficoltà legate al metabolismo e prevenire la sindrome metabolica, è fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati. Il medico endocrinologo svolge un ruolo chiave nella diagnosi e nella gestione degli squilibri ormonali e metabolici andando a valutare parametri clinici e fattori di rischio metabolici quali sovrappeso, obesità, ipertensione, alterazioni dei livelli di zuccheri e grassi nel sangue. Accanto a lui, il nutrizionista definisce percorsi alimentari personalizzati, calibrati sulle esigenze individuali. La sinergia tra valutazione clinica, monitoraggio specialistico e interventi nutrizionali rappresenta la strategia più efficace per migliorare la salute metabolica e ridurre il rischio di malattie correlate. 

Gestire disfunzioni del metabolismo con il “Programma Salute Metabolica”

Riconoscere i sintomi e intervenire tempestivamente è il primo passo per prevenire disfunzioni del metabolismo e per gestire al meglio una diagnosi di sindrome metabolica. Il nuovo Programma Salute Metabolica di LILT vuole rispondere a questa esigenza: un percorso dedicato alla prevenzione, alla diagnosi e alla gestione dei fattori di rischio metabolici quali sovrappeso, obesità, ipertensione, alterazioni dei livelli di zuccheri e grassi nel sangue.

Il Programma Salute Metabolica è rivolto a tutte le persone che presentano condizioni come sovrappeso o obesità, ipertensione, alterati livelli di glucosio, colesterolo o trigliceridi, steatosi epatica (il cosiddetto “fegato grasso”), oppure una familiarità per malattie metaboliche.

Avere cura della salute metabolica non è solo una difesa contro le malattie croniche: è un alleato prezioso nella prevenzione oncologica.

Scopri il Programma di Salute Metabolica

Martina Morandi

Biologa e divulgatrice scientifica. Dopo la laurea e il dottorato di ricerca, ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza e ha scelto di dedicarsi alla divulgazione scientifica. Si occupa principalmente di salute e prevenzione oncologica, con l’obiettivo di rendere la scienza chiara e accessibile a tutti.

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