Il rientro dalle vacanze è segnato da una lista di buoni propositi che spesso passano in secondo piano o vengono dimenticati dopo poche settimane. La chiave per non perdere la motivazione? Obiettivi sostenibili e un compagno di percorso con cui condividerli.
Settembre è il mese di rientro dalle ferie, e in molti lo vivo come una vera e propria ripartenza: nuovi propositi e progetti da mettere in pratica. Nei grandi classici non mancano: l’iscrizione in palestra, mettersi a dieta e mangiare meglio, dormire di più, ritagliarsi del tempo per sé stessi e ridurre lo stress. Ma la domanda è: quanto durano davvero questi buoni propositi?
Perché settembre è una pagina bianca
Le vacanze sono l’occasione per fermarsi e riposarsi, ma anche per riflettere su ciò che vorremmo cambiare. Spesso durante le ferie ci si concede qualche sgarro in più, complici i buffet a colazione negli hotel, le cene al ristorante, i gelati sul lungomare. Nonostante siamo spesso in movimento tra nuotate al mare e passeggiate in montagna, si perde la routine degli allenamenti. Ed è così che con la ripartenza al lavoro, settembre segna una sorta di pagina bianca per ricominciare a mettere ordine e fissarsi degli obiettivi.
Quanto durano davvero?
La motivazione iniziale è spesso altissima: si registra un boom di iscrizioni in palestra, si fissano appuntamenti con la nutrizionista, si cercano nuovi hobby. Ma, nella pratica, l’entusiasmo iniziale si esaurisce in fretta. Secondo diverse ricerche, una parte significativa delle persone, abbandona i propri buoni propositi entro poche settimane. Le cause sono da ricercarsi negli obiettivi troppo ambiziosi o poco realistici, nella mancanza di tempo, nello stress che ritorna con la routine.
Procedere a piccoli passi
Per creare una nuova abitudine non serve essere perfetti fin dal primo momento: l’importante è procedere a piccoli passi e con costanza. Se vogliamo riprendere gli allenamenti, meglio iniziare gradualmente: un corpo rimasto fermo a lungo rischia infortuni se sottoposto subito a sforzi eccessivi. Lo stesso vale per l’alimentazione, non serve un cambiamento drastico, ma è fondamentare ristrutturare le abitudini alimentari cercando di inserire nei nostri pasti tutti i macro- e micronutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno.
Attenzione però alla noia, che può minare la motivazione: fissiamo degli obiettivi a lungo termine, realistici e sostenibili; premiamo i progressi e cerchiamo un compagno con cui condividere un obiettivo.
Biologa e divulgatrice scientifica. Dopo la laurea e il dottorato di ricerca, ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza e ha scelto di dedicarsi alla divulgazione scientifica. Si occupa principalmente di salute e prevenzione oncologica, con l’obiettivo di rendere la scienza chiara e accessibile a tutti.


