Da Casa dell’acqua a Casa LILT: storia di una rinascita

4 min lettura News A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Da Casa dell’acqua a Casa LILT: storia di una rinascita

LILT si è aggiudicata l’hammam in disuso di Crescenzago. Entro il 2027 diventerà un poliambulatorio oncologico e centro di promozione della salute.

La Casa dell’Acqua di Crescenzago, dopo 13 anni, si prepara a una nuova vita, ritrovando quella vocazione sociale di Casa, appunto, per cui era stata concepita. L’immobile di via Civitavecchia non sarà più un edificio in disuso, ma diventerà Casa LILT Milano, un poliambulatorio oncologico e centro di promozione della prevenzione.

LILT si è aggiudicata il diritto di superficie dell’immobile comunale per i prossimi 50 anni. La sua missione è trasformare i 1.350 metri quadri della struttura in un polo sanitario all’avanguardia, accessibile e sostenibile, capace di integrare diagnosi precoce, percorsi riabilitativi e cultura della salute.

Casa LILT Milano

Il progetto, distribuito su tre piani, è molto articolato e comprenderà:

  • accoglienza e accettazione
  • sale d’attesa
  • studi medici
  • centro anti-fumo
  • centro prelievi,
  • sale per la diagnostica per immagini di primo e secondo livello e per le procedure endoscopiche.

La struttura sarà arricchita da spazi per il benessere dei pazienti e della comunità: patio verde, terrazza attrezzata, palestra, bar e sala conferenze per 50 partecipanti.

Casa LILT Milano come diventerà

Una nuova Casa a Milano per la Prevenzione Oncologica

Il nuovo polo si fonderà su due pilastri strategici: la funzione sanitaria, focalizzata sulla diagnosi precoce per tutti, il follow-up e la riabilitazione per i malati; la funzione educativa, (sarà la sede delle iniziative della “LILT Academy”), opportunità di informazione e formazione e sui sani stili di vita e corsi di aggiornamento per i professionisti della salute.

A regime, si stima che il centro possa assistere ogni anno 47.000 utenti per un totale di 85.000 prestazioni sanitarie, seguire 5.000 pazienti oncologici nel loro percorso di recupero e coinvolgere 4.000 persone nelle sue proposte culturali.

“Immaginiamo di moltiplicare per tre i residenti di Milano. Otterremo quattro milioni di persone: è il numero di chi, in Italia, ha ricevuto una diagnosi di tumore – spiega Marco Alloisio, presidente di LILT Milano. Molti sono guariti o in cura, ma tutti hanno bisogno di essere seguiti per tornare a una vita piena. Troppo spesso, invece, si ritrovano soli, alle prese con un Sistema sanitario nazionale di grande valore, ma messo a dura prova dalla domanda crescente con risorse limitate. Con questo centro vogliamo creare un punto di riferimento, un luogo dove promuovere la prevenzione e lavorare in sinergia con la sanità pubblica. Siamo grati al Comune di Milano per avere creduto nel nostro progetto”.

Casa LILT Milano

Aggiunge Emmanuel Conte, assessore al Bilancio, Demanio e Piano straordinario Casa del Comune di Milano: “Uno spazio incompiuto si trasformerà in un luogo di cura, aiuto e speranza. Accade grazie all’incontro fra il Comune di Milano e una realtà dedicata alla salute delle persone come LILT, con un progetto che risponde efficacemente ai bisogni del quartiere e della città. Un progetto speciale, ma non isolato. Da tempo, infatti, lavoriamo per la valorizzazione e il recupero capillare del patrimonio comunale e lo facciamo con le associazioni, le imprese e le realtà dinamiche che rendono Milano ogni giorno migliore. Un lavoro silenzioso fatto di buone collaborazioni e di risultati concreti. Come questo”.

L’iter è ormai avviato. Dopo l’aggiudicazione del bando e la consegna delle chiavi, è in corso la stesura del progetto esecutivo. L’inizio dei lavori è previsto per i primi mesi del 2026 e l’inaugurazione l’anno successivo. La posizione strategica, in un’area in piena riqualificazione, con parcheggio e metropolitana a pochi passi, renderà il centro facilmente accessibile.

Casa LILT Milano: conferenza di inaugurazione lavori

Reference site con Siemens con attrezzature all’avanguardia

Grazie a una partnership con Siemens Healthineers, Casa LILT diventerà un “reference site”, un modello di riferimento per le tecnologie diagnostiche avanzate, dotato di apparecchiature di ultima generazione quali una TAC photon-counting (che consente di ottenere immagini di qualità superiore con una dose di radiazioni marcatamente ridotta), una risonanza magnetica dotata di software e hardware specificamente mirati alla diagnostica oncologica e un mammografo con tomosintesi e possibilità di acquisizioni in doppia energia col mezzo di contrasto.

L’investimento per dare vita a Casa LILT è di circa 8 milioni di euro, necessari per la ristrutturazione e l’acquisizione delle apparecchiature. Per raggiungere questo traguardo, l’associazione lancia un appello alla generosità di grandi e piccoli sostenitori. Sarà possibile contribuire in vari modi: “acquistando” simbolicamente un metro quadro con una donazione di 30 euro, “adottando” una sala o con una donazione libera. Una targa commemorativa celebrerà il sostegno dei donatori, sigillando il patto tra il nuovo centro e la sua comunità.

I numeri di Casa LILT Milano

  • 1.350 mq
  • 3 piani
  • All’interno: 3 ingressi; 1 accettazione; 3 sale d’attesa; 1 patio verde e una terrazza attrezzata; 1 sala conferenze (50 posti); 1 sala riunioni; 1 sala per attività di gruppo; 1 bar; 5 studi medici; 1 centro prelievi; 1 centro anti-fumo; 4 sale di diagnostica per immagini; 1 sala di chirurgia ambulatoriale/endoscopica; 1 palestra; 2 studi fisioterapici; 2 uffici
  • 8 milioni – costo ristrutturazione e allestimento
  • 47.000 utenti a regime
  • 85.000 prestazioni erogate a regime
  • 5.000 pazienti oncologici per la riabilitazione e i follow-up
  • 4.000 presenze nel centro culturale.

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Redazione LILT
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