Il kit di prevenzione contro il melanoma

2 min lettura Tumori A cura di Cinzia Testa Ultimo aggiornamento:
Il kit di prevenzione contro il melanoma

Con numeri in costante aumento, il melanoma è una minaccia crescente. Il Professor Paolo Ascierto sottolinea l’importanza di un cambio di rotta nell’esposizione solare: non demonizzare il sole, ma imparare a usarlo. Dalle scottature infantili al kit di protezione essenziale, ecco come difendersi da questo tumore della pelle.

Il melanoma è stato tra i temi affrontati all’ultimo Festival della Prevenzione LILT e non a caso.

Spesso, questo tumore della pelle viene portato quale esempio di una malattia con numeri che stanno aumentando. E che per questo, va affrontato con campagne informative “a tappeto”. Lo ha sottolineato nel corso del suo intervento al Festival, Paolo Ascierto, direttore del dipartimento Tumori cutanei, immunoterapia sperimentale, terapie innovative dell’Istituto nazionale tumori Pascale di Napoli.

«Nel 2006-2007 ai congressi internazionali quando si parlava di incidenza, portavo numeri relativamente bassi, 7000 nuovi casi all’anno, con circa 1500 morti. Veniva considerato un tumore se non raro, diciamo poco frequente. Oggi sono14.000 casi l’anno con 2500 morti e nell’ultima edizione dei Registro dei tumori Aiom c’è una stima per il 2024 di 17.000 nuovi casi. Questo significa che in tema di prevenzione dobbiamo fare di più».

A essere sotto accusa sono le modalità di assunzione del sole. Le esposizioni brevi, intermittenti ma massive sono quelle che aumentano il rischio di danno al livello dei melanociti, cioè delle cellule responsabili della produzione di melanina, il pigmento che dà colore alla pelle. I raggi solari infatti possono danneggiare il DNA delle cellule e incrementare il pericolo di melanoma, il tumore della pelle che si “camuffa” spesso sotto le spoglie di un neo.

Non dobbiamo criminalizzare il sole, perché fa bene. Non è il sole il problema. Il problema siamo noi, come lo “utilizziamo“.

Prof. Paolo Ascierto

La regola di base da seguire sempre è una: evitare le scottature. «Uno dei fattori di rischio sono gli eritemi solari durante l’infanzia e l’età adolescenziale», aggiunge il professor Ascierto. «Per questo, fino a un anno di età, sono permesse solo passeggiate all’ombra nelle ore meno calde».
Per tutti gli altri, vale la regola di base di evitare le ore centrali della giornata quando il sole è a picco. E di non scordare mai il kit di prevenzione:

  • Prodotto solare con fattore 50 da applicare ogni due ore e sempre dopo il bagno.
  • Cappellino e maglietta anti-UV con un fattore di protezione 50 oppure 80.
  • Occhiali da sole con lenti protettive certificate.
Cinzia Testa

Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.

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