Ottobre Rosa in Consiglio regionale lombardo

Ottobre Rosa in Consiglio regionale lombardo

Cerimonia nella seduta di martedì 18 ottobre in Regione Lombardia per il mese che invita le donne alla prevenzione contro il tumore al seno. Alla ripresa dei lavori pomeridiani, l’Aula consiliare ha riservato uno spazio alle iniziative del mese rosa, alla presenza di tre delle associazioni impegnate contro il tumore alla mammella: LILT, Europa Donna e Salute Donna.

Il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, ricordando il ruolo fondamentale delle organizzazione di volontariato, ha invitato le donne a vincere la paura e ad aderire ai programmi di screening. All’intervento del Presidente Fermi, ha fatto seguito quello della Vice Presidente di Regione Lombardia e Assessore al Welfare Letizia Moratti. Sono poi intervenute Daniela Giangreco della Lega Italiana per la lotta contro i Tumori; Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna; Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna; Emanuele Monti, Presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche sociali.  Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Il lavoro delle organizzazioni di volontariato che si prefiggono l’obiettivo di rispondere ai molteplici bisogni delle donne è davvero prezioso. Come è di straordinaria importanza diffondere una sempre maggiore cultura della prevenzione, parlare di cancro al seno coinvolgendo istituzioni, mondo scientifico, mondo del volontariato e pazienti. La parola d’ordine è: vincere la paura! Con delicatezza e coraggio, non dobbiamo lasciare solo nessuno“ le parole del Presidente del Consiglio regionale  Alessandro Fermi che introdotto la cerimonia di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno. 

Ogni anno in Italia 55mila donne si ammalano di tumore al seno. La ricerca scientifica ha compiuto passi da gigante: oggi, infatti, se il tumore è diagnosticato in fase iniziale, le possibilità di guarire superano il 90%. Sono anni che il mese di ottobre rappresenta un momento unico di informazione, condivisione e prevenzione grazie anche all’impegno e alle iniziative messe in campo da Regione Lombardia, da sempre molto sensibile su questi temi e molto attenta a recepire i contributi e le indicazioni delle associazioni che operano direttamente sul campo e mettendo ogni volta il paziente al centro dei propri interventi legislativi e finanziari” ha sottolineato il Presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche sociali Emanuele Monti.

Grazie alle undici associazioni provinciali distribuite sul territorio lombardo, il mese rosa di LILT rende la prevenzione capillare e accessibile a tutte le donne. Oltre 5mila visite gratuite offerte negli ambulatori e a bordo di due nuove unità mobili sono il nostro contributo concreto alla ripartenza della diagnosi precoce dopo la pandemia e alla promozione della cultura della salute delle donne” il messaggio di Ilaria Malvezzi della LILT Lombardia.

Questo appuntamento annuale dove la società civile, il volontariato e gli advocates incontrano le istituzioni è un segno di come il dialogo, all’interno del sistema sanitario, sia sempre più intenso e completo. Le istanze delle due parti sono esposte, comprese ed integrate con il fine ultimo di essere sempre più rispondenti ai bisogni delle pazienti. Segno che tutto si muove in un’ottica di comprensione reciproca ed efficienza” ha aggiunto Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia.

C’è un detto che dice: ‘prevenire è meglio che curare’, cosa c’è di più vero? La prevenzione salva la vita e lo testimoniano le migliaia di donne che a seguito di un tumore della mammella sono guarite: tra queste anch’io. Ecco perché Salute Donna è in prima linea per diffondere stili di vita corretti, come la sana alimentazione, la lotta al fumo e l’adesione agli screening mammografici. In questo mese di sensibilizzazione del tumore al seno molte piazze della Lombardia vedono la presenza del nostro camper della salute e dei volontari medici impegnati a fare visite gratuite alla popolazione: se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna” ha concluso Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna.


Altre News