Il messaggio di Eleonora Giorgi: vivere nonostante la sofferenza

2 min lettura Tumori A cura di Cinzia Testa Ultimo aggiornamento:
Il messaggio di Eleonora Giorgi: vivere nonostante la sofferenza

Condividendo il suo percorso contro il tumore al pancreas, Eleonora Giorgi è stata un esempio di resilienza che ha trasformato la malattia in testimonianza di vita. Ricordiamo la donna che è stata nell’intervista alla psicologa Luciana Murru, che ci spiega l’importanza di vivere nel presente e affrontare le vulnerabilità con coraggio.

La diagnosi di tumore al pancreas è stata nell’autunno 2023, ed Eleonora Giorgi l’ha condivisa nel corso di una trasmissione televisiva dopo poco tempo, a dicembre dello scorso anno. Da lì, non ha più nascosto la malattia, ma al contrario, e ha instaurato col pubblico un colloquio costante, ricambiato con affetto, come ha sottolineato più volte.

Ha condiviso ogni passo del suo percorso terapeutico, ha descritto gli effetti collaterali provati da lei durante la chemioterapia, la disaffezione dal cibo. Ma anche le preoccupazioni, il timore per l’operazione di asportazione del tumore che sembrava fosse andato bene, il ritorno della malattia.

Mostrarsi vulnerabili: un atto di coraggio

La condivisione della sua malattia, non solo attraverso la sua pagina social, ma anche coi mezzi più tradizionali e in particolare la televisione, è stato un grande atto di coraggio. Non è consueto mostrarsi nella realtà quotidiana.

«I cambiamenti in questi ultimi decenni sono stati epocali e oggi possono coesistere la bellezza e la ferita, la vita e la malattia», interviene Luciana Murru, psicologa e psicoterapeuta. «Lo abbiamo visto al Festival di Sanremo, con Bianca Balti che non ha avuto paura di farsi vedere con il corpo segnato dalle terapie». La vita è anche questo, e la vulnerabilità umana, il dolore, entrano nelle case, diventano racconti, testimonianze tangibili.

La vita va vissuta, nonostante la sofferenza

Il messaggio reale che ci lascia Eleonora Giorgi è che nonostante le sofferenze, la vita continua e va vissuta. Ce lo sta dimostrando anche Giovanni Allevi che attraverso la sua pagina Instagram condivide il suo dolore fisico, ma nel contempo, ringrazia il suo pubblico, l’energia ricevuta durante i concerti.

«Sono esempi molto forti che ci dimostrano che è necessario rimanere nel “qui e ora”, perché la vita è oggi e non domani» sottolinea Luciana Murru. «Ognuno di noi ha bisogno di rispecchiarsi negli altri, parlare della propria malattia, condividerla, porre interrogativi, attingere energia. Ma il dolore è anche solitudine, necessità di silenzio ed è l’altro approccio alla malattia, di chi, personaggio famoso, preferisce l’intimità. Sono due lati di una stessa medaglia, due approcci diversi, ma col il comune denominatore che riguarda la vita, da vivere».

Cinzia Testa

Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.