Voglia di vacanza anche a tavola? Sì ma con saggezza

Voglia di vacanza anche a tavola? Sì ma con saggezza

In un luogo di villeggiatura oppure in città, lavorativamente attivi oppure in relax: non c’è che dire, i comportamenti nel mese di agosto si sono man mano modificati in questi ultimi decenni. Ma un aspetto è rimasto invariato: quell’“aria” di vacanza che porta più o meno tutti ad abbandonare l’abituale “tran-tran” alimentare.        
Ma come si può fare in modo di assecondare il desiderio di uscire dai soliti schemi, senza ripercussioni sulla salute e sul peso corporeo? Ne parliamo con Nancy Grillo, biologa nutrizionista LILT.

È possibile assecondare il desiderio di “vacanza alimentare” con il benessere?

“Si può, con un po’ di saggezza. È necessario innanzitutto evitare di saltare la prima colazione, perché è il pasto più importante della giornata dopo un lungo periodo di digiuno e assicura all’organismo l’energia indispensabile alla giornata. Un esempio di prima colazione, ideale anche per chi non vuole perdere tempo, può essere uno yogurt magro, con fiocchi di avena integrali e con granella di frutta secca oppure scaglie di cioccolato fondente, che è rapido ma allo stesso tempo nutriente e completo”.

Quest’anno il tempo è decisamente bizzarro, con picchi di calore che lasciano tramortiti: come regolarsi?

L’aumento delle temperature comporta una perdita di sali minerali e di acqua che vanno assolutamente ripristinati per evitare disturbi di salute, a partire dalla stanchezza esagerata.  In questo, noi italiani abbiamo un privilegio che è quello di poter contare su una grande varietà di verdura e di frutta fresca di stagione: consumarli quotidianamente, significa re-integrare le perdite in modo del tutto naturale”.

Ai pasti ci sono delle regole da seguire?

“Come dicevo prima, frutta e verdura non devono mancare mai. Vanno privilegiati i piatti unici, che vengono incontro a chi in vacanza non vuole trascorrere troppo tempo a tavola, ma che danno la possibilità di beneficiare di un pasto salutare. Va poi data la preferenza al pesce e in particolare a quello azzurro, di piccola taglia, e dall’altra, va evitato tutto ciò che potrebbe appesantire il processo digestivo, quindi alimenti elaborati e ricchi di grassi”.

Ci sono degli alimenti in particolare da privilegiare?

Ogni alimento ha una sua peculiarità e rappresenta un tassello in un grande puzzle che è la piramide alimentare. In cima, quindi da consumare solo raramente, c’è la carne e man mano che si scende verso il basso, e la piramide si allarga, troviamo i prodotti che vanno privilegiati e in primis frutta e verdura. La natura, comunque, ci viene incontro anche per le nostre esigenze personali. Per chi vuole aiutare l’abbronzatura, vanno bene frutta e verdura di colore giallo-arancio come carote, pesche, melone, albicocche, perché contengono betacarotene, da associare ad alimenti ricchi in vitamina E come l’olio evo e la frutta secca, in zinco come legumi e anacardi, in selenio quali i semi di girasole, oltre ai legumi: sono un mix di sostanze antiossidanti che proteggono la pelle. Da non scordarsi infine kiwi, peperoni e pomodori che abbondano in C, una vitamina che non ha bisogno di presentazioni”.

Niente grigliata di carne a Ferragosto, dunque?

“Perché no, la grigliata rappresenta anche un momento di convivialità che fa bene allo spirito. Certamente deve rappresentare l’eccezione: la carne va consumata raramente e questo vale tutto l’anno.  Cucinare alla griglia inoltre fa sì che si liberino composti con un’azione cancerogena, che una volta ogni tanto non causano danni, certo, ma è sempre meglio non scordarsene”.

In agosto le malattie non vanno però in vacanza: i pazienti devono seguire delle regole particolari?

Devono attenersi a ciò che è stato consigliato dal medico. Quindi, chi soffre di diabete deve continuare col solito regime alimentare, ad esempio, così come il malato oncologico e in caso di dubbi, è sempre bene sentire il proprio medico”.

Ci sono dei consigli in più che possono aiutare?

“Uno vale per tutti ed è quello di evitare il più possibile salumi e insaccati in genere, prodotti pronti e in scatola, perché hanno un contenuto elevato in sale. E al posto del sale tal quale, si può cominciare proprio in vacanza a sostituirlo con limone e con erbe aromatiche, che fra l’altro rendono i piatti ancora più appetitosi e appaganti”.


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