Giornata contro Hpv: basta fake news e stereotipi

Giornata contro Hpv: basta fake news e stereotipi

Il nostro impegno con il mondo della scuola per sensibilizzare le giovani generazioni contro il Papilloma virus. Un corso per insegnanti e operatori sanitari ha portato a una maggiore consapevolezza sull’Hpv, contro le fake news e gli stereotipi, a vantaggio della salute dei più giovani.

Il 4 marzo si celebra in tutto il mondo la giornata contro l’HPV, virus a prevalente trasmissione sessuale, classificato come secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo. Oltre alla diagnosi precoce, due sono gli strumenti importanti a disposizione per contrastare e prevenire il Papilloma virus umano: la sensibilizzazione e la vaccinazione. Tra le missioni di LILT c’è quella di promuoverle entrambe, con un’attenzione costante alle giovani generazioni.

La differenza per riuscire a intercettare i ragazzi e renderli consapevoli della necessità di buone pratiche di salute per prevenire il papilloma virus possono farla tutti coloro che, per professione svolta, rappresentano la fonte più affidabile per promuovere e attuare la prevenzione. Per questo abbiamo scelto il modello del “Citizen Science Approach”: un’attività scientifica partecipata, dove l’ascolto dei bisogni è il fondamento di ogni azione.

Un vaccino per prevenire i tumori HPV-correlati c’è, ma sono in pochi a saperlo. – sottolinea il presidente di LILT Milano Monza Brianza, Marco Alloisio. – Nonostante gli obiettivi internazionali e nazionali prefissati, il nostro Paese deve fare ancora molta strada per raggiungere la copertura vaccinale del 95% ipotizzata dall’OMS nel 2030. A fine 2021 le ragazze 12enni vaccinate erano attorno al 32%. Nel 2015 al 56%. La pandemia ha ridotto quindi non solo le diagnosi di tumore in generale ma anche la copertura vaccinale”.

50 sfumature di prevenzione

In occasione della Giornata mondiale contro l’Hpv, LILT ha promosso mercoledì 1 marzo, a Palazzo delle Stelline a Milano, un incontro dedicato al mondo della scuola e alla comunità scientifica, con l’obiettivo di parlare di Hpv attraverso  “50 sfumature di prevenzione”, progetto attivato grazie al bando per il 5xmille promosso da LILT Nazionale, in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMinds Hub – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Cremona.  Ne siamo capofila, in sinergia con 10 LILT di tutta Italia (Ascoli, Brescia, Campobasso, Catanzaro, Genova, Lecco, Oristano, Pescara, Roma), per attivare i ragazzi di terza media e terza superiore sul tema dei corretti stili di vita sessuali, attraverso momenti formativi per insegnanti, genitori e gli stessi studenti.

Hpv e stereotipi: il bisogno di conoscere

LILT Milano Monza Brianza ha proposto un corso di formazione da ottobre a dicembre 2022; vi hanno partecipato oltre 260 specialisti, tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari, anche in formazione, operatori LILT e referenti per la salute nelle scuole. Serena Barello, ricercatore al Dipartimento di Psicologia e membro del comitato direttivo di Engageminds Hub – Consumer, Food & Health Engagement  Research Center, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Cremona, ha condotto una ricerca per LILT sull’efficacia del coinvolgimento degli insegnanti. Ne emerge che il livello di conoscenza e le attitudini sull’HPV, sulle malattie sessualmente trasmissibili e sui vaccini in generale sono variegate e necessitano di un’attenzione formativa, capace di aumentare le informazioni e combattere le frequenti fake news. Il 31% delle insegnanti di sesso femminile interpellate ha dichiarato di non essersi sottoposta a un pap-test negli ultimi tre anni; il 61% di non essersi mai sottoposta a uno screening per l’HPV; il 94%di non essersi mai sottoposta alla vaccinazione contro l’HPV: solo una su tre si è detta disposta ad effettuarla in futuro.

Anche gli stereotipi e i pregiudizi giocano la loro parte. Il 76% degli interpellati ha ammesso la convinzione che malattie come l’autismo, la sclerosi multipla e il diabete possano essere provocate dai vaccini; il 72% crede che molte vaccinazioni vengano somministrate troppo spesso, causando l’impossibilità del sistema immunitario di svilupparsi.

Bisogna lavorare sulla propensione ai vaccini e colmare il divario tra attitudini e comportamenti effettivi. La ricerca evidenzia il bisogno dei cittadini di poter fruire di occasioni di formazione scientificamente fondate su queste tematiche. L’intervento di LILT è stato efficace nel migliorare la percezione di competenza su HPV e vaccini, sulle normative vigenti in materia, ma anche le competenze comunicativo-relazionali per sollecitare i genitori all’intenzione vaccinale dei propri figli.

serena Barello – Engageminds Hub

Il corso ha migliorato la conoscenza

Le conoscenze scientifiche legate al tema dell’HPV dopo il corso hanno avuto un incremento di oltre il 27%. Anche per quanto riguarda la comunicazione di informazioni sui temi legati ai vaccini contro l’HPV, i partecipanti che si sentono preparati sono passati dal 13,6% al 49.3%.

La terza edizione di “50 sfumature di prevenzione” si concentrerà proprio sul ruolo della famiglia nell’attivazione di buone pratiche di salute per i più giovani.

Per ulteriori informazioni: carmen.odorifero@legatumori.mi.it


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