Sette giorni per un’Europa più unita contro i tumori

Sette giorni per un’Europa più unita contro i tumori

Ogni anno, dal 25 al 31 maggio, ricorre la settimana europea contro il cancro, (EWAC) campagna organizzata da ECL, l’associazione delle Leghe Europee contro il Cancro, di cui anche LILT Milano Monza Brianza fa parte. Ogni giorno sarà incentrato su un differente aspetto. Durante questi sette giorni, gli enti di beneficienza, i decisori politici europei e la collettività si impegneranno a sensibilizzare circa l’importanza della prevenzione, dell’accesso alle cure e del sostegno per i pazienti oncologici e per i guariti. La settimana si concluderà il 31 maggio in occasione della Giornata mondiale senza tabacco.

LILT Milano Monza Brianza durante tutta la settimana sosterrà gli obiettivi del piano impegnandosi con il Tour di prevenzione contro il melanoma che offrirà visite gratuite di diagnosi precoce alla cittadinanza. A questo si aggiunga la campagna per la Giornata Mondiale Senza Tabacco, giunta ormai alla 35a edizione, che con diversi eventi si mobilita per sensibilizzare i cittadini sui danni dal fumo.

LA CAMPAGNA EWAC 2022

La Campagna #EWAC22 si focalizzerà sul ruolo e sull’importanza che ciascuna persona può avere nell’accelerare l’attuazione dei Piano Europeo di lotta contro il cancro (#EUCancerPlan).

Il Piano Europeo di lotta contro il cancro, partito ufficialmente il 3 febbraio 2021, è stato definito come priorità fondamentale dalla Commissione Europea stessa per il periodo legislativo 2019-2024 e rappresenta un impegno politico che punta a rendere l’UE più forte nella lotta contro il cancro. Il Piano avrà a disposizione 4 miliardi di euro di finanziamento, di cui 1,25 dal futuro programma EU4Health, l’ambiziosa risposta dell’UE nei confronti della pandemia da coronavirus. Di seguito i punti toccati dal Piano Europeo per la lotta contro il cancro.

Una prevenzione sostenibile per salvare vite

Il consumo di tabacco è una delle principali cause di tumore: l’Unione Europea punta a abbassarne il consumo (tramite iniziative per smettere di fumare) fino a limitarlo al 5% della popolazione entro il 2040, per una generazione libera dal tabacco. Non solo le sigarette, ma anche l’alcol è ritenuto responsabile di diverse patologie, tra cui alcuni tumori. Perfettamente in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, l’Unione Europea intende diminuire il consumo di alcol del 10% entro il 2025 attraverso un controllo più serrato delle pubblicità e con l’introduzione delle avvertenze sulle bevande alcoliche. Anche la riduzione dell’inquinamento ambientale e dell’esposizione a sostanze cancerogene e radioattive rappresentano un altro obiettivo che l’UE intende conseguire. La campagna HealthyLifestyle4All promuoverà inoltre l’alimentazione sana e l’attività fisica. Ultimo, ma non per importanza, promuovere la vaccinazione contro malattie infettive responsabili di malattie oncologiche (come i tumori causati dal papillomavirus umano).

Diritto di accesso alla diagnosi e alla cura uguale per tutti

Tra gli Stati membri dell’UE persistono, ancora oggi, troppe disparità di accesso agli screening. Si stima che lo screening per il cancro al seno nella popolazione target possa variare dal 6% al 90% tra i Paesi membri. L’obiettivo è garantire a tutti i cittadini europei le stesse possibilità di accesso alle diagnosi precoci tramite dei centri nazionali integrati di oncologia facenti parte di una rete UE.

La stessa disuguaglianza la troviamo anche per l’accesso a farmaci e terapie di alta qualità. Ad esempio, i tassi di sopravvivenza dopo il trattamento per il tumore della mammella variano del 20% tra i vari Stati dell’UE e la sopravvivenza a cinque anni per il cancro del colon varia dal 49% al 68%. Il Piano Europeo fornirà una piattaforma dell’UE che migliorerà l’accesso ai medicinali antitumorali.

La vita dei pazienti oncologici e dei guariti non va trascurata

Il miglioramento della qualità della vita dei pazienti oncologici e dei guariti, fornendo assistenza adeguata per tutti i cittadini, è un punto chiave del Piano Europeo. Ogni anno aumentano sempre di più i cittadini europei che superano la malattia. Ad oggi, oltre 12 milioni di persone sono sopravvissute, tra cui circa 300 mila bambini. Sicuramente è motivo di ottimismo, ma le difficoltà che queste persone affrontano assieme alle proprie famiglie possono essere molto importanti. Inoltre, la pandemia da Sars-Cov-2 ha avuto un impatto negativo soprattutto sul benessere fisico e mentale dei malati di cancro, sulle loro possibilità di accesso alle terapie e sulle loro famiglie. Non bisogna più concentrarsi solamente su “quanto tempo” le persone vivono dopo la diagnosi della malattia, ma su “come e quanto tempo vivono”. Il Piano Europeo intende quindi garantire ai pazienti oncologici non solo la guarigione dalla patologia, ma anche che possano vivere vite lunghe, soddisfacenti e libere da discriminazioni e ostacoli.

Credit: Pexels


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