Nuoto: lo sport adatto a tutti

Nuoto: lo sport adatto a tutti

Nuotare è un’attività fisica valida a tutte le età, chiedendo consiglio al proprio medico prima di cominciare, soprattutto quando ci sono problemi alle anche. Scopriamo regole e benefici del nuoto.

Si parla sempre di corsa, di camminata, di marcia e poco del nuoto. Eppure, è un’attività fisica per persone di tutte le età e che permette di stare bene e di rilassarsi. Certo, prima di iniziare è sempre indicato un controllo medico, soprattutto se si è over, oppure in caso di malattie. Questo, anche per mettere in atto le cautele necessarie. Un esempio? In caso di problemi alle anche, è meglio evitare lo stile a rana.

Ma quali sono i benefici? E per quanto tempo si può nuotare? Ecco le risposte nell’ABC del nuoto.


A come allenamento

Col nuoto si muove tutto il corpo contro la resistenza dell’acqua. Ma per evitare il rischio di crampi, è sempre meglio eseguire prima di entrare in acqua alcuni esercizi, utili per riscaldare e allungare i muscoli e le articolazioni.


B come benefici

Il nuoto abbassa i livelli di stress, riduce l’ansia e migliora la qualità del sonno. Inoltre, è un’ottima strategia per potenziare la funzionalità cardiorespiratoria. È inoltre adatto a chi ha problemi di movimento perché l’acqua sostiene fino al 90% del corpo. Significa quindi che può fare attività fisica in acqua chi è in sovrappeso oppure obeso, ma anche chi ha subito una frattura. È infine uno sport che aiuta chi vuole dimagrire. Una nuotata dolce può bruciare oltre 200 calorie in appena mezz’ora, più del doppio di una camminata.


C come canzoni

Chi corre indossa spesso le cuffie per sentire la musica. E si può fare anche mentre si nuota. Come per le attività “di terra”, rappresenta un’ottima soluzione per avere un ritmo e per coordinare la respirazione, a vantaggio di una migliore performance.


D come diagnosi

La malattia oncologica non deve essere la ragione di stop dall’attività fisica. Questo vale per tutti i tipi di sport, compreso il nuoto. Anzi, nuotare o comunque ritagliarsi dello spazio nell’arco della settimana da dedicare al movimento in acqua, aiuta la mente a trovare i suoi equilibri, a mantenere il corpo tonico e attivo nell’affrontare le terapie. Ma attenzione. Prima di iniziare, confrontarsi con l’oncologo per stabilire tempi e modi, tarati sulle proprie capacità.

Immagine di Freepik


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