Cristina e la vita piena anche con il tumore

Cristina e la vita piena anche con il tumore

Un tumore ovarico e tre recidive non le impediscono di continuare a viaggiare e coltivare le sue passioni. Lo fa anche grazie a Spazio Parentesi, l’accademia del benessere dove chi ha vissuto la malattia oncologica può partecipare ad attività rigenerative e appaganti e prendersi cura di sé.

Cristina ha scoperto di avere un tumore ovarico nel 2017. In quel momento la sua vita è piena, scorre tra lavoro, famiglia e passioni. La socialità è parte della sua professione. Si occupa di organizzare eventi. In vista di un appuntamento importante, prova e sceglie un paio di pantaloni da indossare. Quando arriva il momento però, solo una settimana dopo l’acquisto, quei pantaloni non riesce più a indossarli.

C’è qualcosa che non va

C’è qualcosa che non va, si dice. Non è certo la bilancia il problema. Si accorge che la sua pancia ha una forma strana e cresce a dismisura. Così Cristina prenota subito un’ecografia. Le consigliano una tac urgentissima, che non lascia dubbi: tumore ovarico. Segue il ricovero in Ginecologia all’Istituto nazionale dei tumori di Milano e l’intervento invasivo. Dopo un mese dall’operazione, deve iniziare la chemioterapia. Nonostante tutto Cristina si ritiene fortunata: poteva andare peggio.  “Spesso ci si dimentica che i tumori femminili sono anche altri oltre a quello al seno, di cui si parla in maniera preponderante – sottolinea Cristina. – Ma è necessario mettere in evidenza anche altre patologie che colpiscono le donne nel profondo. La mia famiglia mi è stata sempre accanto. Mia figlia aveva 12 anni quando mi sono ammalata, non è stato semplice. Aveva paura di abbracciarmi perché temeva di farmi male alla pancia”.

Oggi Cristina è alla terza recidiva del tumore e nonostante tutto non ha mai pensato di mettere in stand-by la sua vita.

Sin dal primo momento della malattia non ho mai smesso di lavorare, viaggiare, fare ciò che mi piace e mi fa stare bene. Oggi il tumore continua ad accompagnarmi. Ho dovuto comunque rinunciare al lavoro, ma non alla vita piena. Perché chi è malato, se è in grado di farlo, non dovrebbe per esempio truccarsi o progettare viaggi e nuove esperienze?

Cristina arriva a Spazio Parentesi

Cristina coltiva nuove avventure anche grazie a Spazio Parentesi, dove abbiamo pensato a uno luogo per chi vive un’esperienza di malattia oncologica. Qui può prendersi cura di sé, con attività rigenerative e appaganti. Così, in una delle sue tante giornate in Istituto Tumori, nota una locandina che ne parla e decide di capire qualcosa di più. “Ho dovuto lasciare il lavoro e ho sentito la necessità di occuparmi le giornate e soprattutto di avere nuove relazioni. Qui mi hanno guidata in universo di attività”. Ha fatto di tutto, tranne la pittura che proprio non le appartiene: movimento posturale, yoga, gruppi di lettura. “In quest’ultima attività mi diverto moltissimo. Quello che si legge non è convenzionale: facciamo un percorso sui fumetti”.

Per alcune persone fa strano vedere chi è malato di tumore condurre una vita normale. E invece io ne ho fortemente bisogno e faccio il possibile perché sia così. Non bisogna lottare contro il tumore, bisogna imparare a conviverci il più possibile. A volte per stare bene te lo devi quasi dimenticare.

Scopri anche tu il calendario della attività che programmiamo a Spazio Parentesi.



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