Marinella e come vivere bene anche con il tumore

Marinella e come vivere bene anche con il tumore

La scoperta di un tempo per sé che non è solo il tempo della malattia ma una parentesi di resilienza per conoscersi meglio e vivere nuove opportunità. A Spazio Parentesi accompagnamo i cancer survivor.

Quando Marinella scopre il tumore, in pochi mesi la malattia si rivela particolarmente aggressiva e tutto cambia. Nella sua obbligata e quotidiana frequentazione dell’Istituto Nazionale dei Tumori per controlli e terapie, nota un volantino con le attività di Art-Lab, lo spazio dove dal 2008 iniziammo a proporre attività di vario genere per chi vive l’esperienza di tumore. Niente di più di uno sguardo rapito, poi più nulla.

Qualcosa però resta nella sua mente. Solo dopo alcuni anni, il suo cammino incrocia quello di Spazio Parentesi, l’evoluzione di Art-Lab, che nel 2022 ha dato vita a percorsi d’informazione e formazione di pazienti oncologici, ex-pazienti e loro familiari. Ed è allora che scatta qualcosa in lei: si accorge di poter vivere anche “con e attraverso” il cancro. Inizia a comprendere l’importanza di dedicare tempo a sé stessa, al proprio vissuto e alle proprie emozioni.

Prima non avevo mai abbastanza tempo per il mio spazio interno. Il cancro è arrivato un po’ di anni fa, in modo violento. Ho vinto io, al momento. Ogni giorno vinco io. A Spazio Parentesi ho trovato persone ed attività capaci di affiancarmi in questa dimensione.

Marinella Salmoiraghi – Utente di Spazio Parentesi

Marinella e l’Accademia del benessere

Marinella inizia a frequentare l’Accademia del Benessere di LILT. All’inizio non parte con il piede giusto: si sente una roccia e si domanda cosa ci faccia lì. Poi le lacrime la invadono e sente questa opportunità come liberatoria. Convince anche altre amiche a frequentare le attività proposte: yoga, meditazione, ginnastica posturale e circolo dei lettori. “Ciascuna delle attività si riverbera in una delle sfaccettature che compongono la mia personalità, nel qui ed ora. Insieme a loro e ad altri pazienti abbiamo costruito nelle nostre vite, e tra le nostre vite, un cerchio di energia positiva”.

Uniti, costruiscono un tempo per loro, in un contenitore di espressioni emotive che fluiscono spontaneamente e generano bellezza. Perché il senso del tempo può essere ripensato e assumere connotazioni diverse da quelle che tradizionalmente vengono associate alla malattia.

Marinella
Iscritta alle attività di Spazio Parentesi

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