Donne in difficoltà, anche la salute è rinascita

Donne in difficoltà, anche la salute è rinascita

Maria ha 35 anni e arriva dall’Est Europa. Con i suoi figli è stata accolta in una delle strutture di Fondazione Somaschi, che aiuta le donne con figli provenienti da situazioni di disagio psico-sociale, relazionale e abitativo o vittime di maltrattamenti. Nelle diverse Case, le donne trovano con i loro figli un luogo capace di accoglierle, non solo nelle loro necessità primarie, con l’obiettivo di sostenerne la vulnerabilità ma anche di accompagnare in un nuovo progetto di vita, come donne e come madri. Il superamento delle fragilità e delle difficoltà del passato, avviene con un cammino verso l’autonomia, favorendo il reinserimento lavorativo e abitativo. Un percorso sulla persona, dove anche la prevenzione ha un ruolo importante.

Le donne imparano a prevenire

Nasce da qui, dalla necessità di prendersi cura delle donne anche dal punto di vista della loro salute, la collaborazione con LILT. Un obiettivo che ha portato alla realizzazione di quattro incontri di sensibilizzazione sulla prevenzione dei principali tumori femminili, sulle malattie sessualmente trasmissibili e sui principi di una sana alimentazione. Perché quando si è vulnerabili, anche la salute viene trascurata. Vi hanno preso parte 60 donne provenienti da tre strutture di Fondazione Somaschi, alcune operatrici e famiglie di prossimità.  Altre operatrici hanno svolto un servizio di babysitteraggio per permettere alle donne di poter frequentare con serenità gli incontri. Anche Maria ha partecipato agli incontri e iniziato il suo percorso di prevenzione.

Non sapevo fosse possibile fare da sola un controllo del mio seno. Ora mi hanno insegnato come farlo: per me è molto importante; una persona cara ha un tumore mammario. Adesso quando faccio la doccia cerco sempre di capire se tutto va bene. E’ importante farlo, per scoprire in tempo e non arrivare tardi. Lo insegnerò anche le mie figlie quando saranno grandi.

Maria, 35 anni

“Grazie agli esperti – continua Maria – sono riuscita a comprendere meglio come prendermi cura di me stessa. Sono stati interessanti gli incontri dedicati alla prevenzione attraverso il cibo. Ma quello che più di tutto ho imparato è come cercare di capire il mio corpo”. Maria nel suo percorso di prevenzione ha anche potuto effettuare visite ed esami nello spazio LILT più vicino alla struttura in cui è ospitata.

Le donne e i benefici per i loro figli

“Molte donne, circa l’80 percento, sono straniere – spiega Marina Cavalli, responsabile della struttura Casa del Pane e delle Rose – e hanno ad esempio abitudini alimentari radicate ma errate in termini di salute. Con questi percorsi hanno potuto apprendere buone pratiche che potranno trasmettere ai loro figli. La collaborazione con LILT è fondamentale per sensibilizzarle e mostrare loro l’importanza di abitudini che possono fare la differenza”.

Anche migliorare l’attenzione alla propria salute è un modo per imparare a volersi bene e intraprende un cammino verso una nuova vita, come donne e come madri.



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