Questione di stile di vita: lo dicono i numeri

Questione di stile di vita: lo dicono i numeri

A settembre si ripensa alle proprie abitudini e al proprio stile di vita, si stilano liste dei buoni propositi e si pensa al cambiamento. Mangiare più equilibrato, fare sport e tagliare le cattive abitudini sono i consigli più preziosi da tenere a mente per chi vuole ricominciare a mantenersi in salute. Piccole azioni quotidiane che possono fare la differenza e portare un miglioramento sotto tanti punti di vista, benessere per l’organismo e anche per la mente.

Fare prevenzione significa proprio mettere in pratica questa serie di azioni che ci aiutano a contrastare il rischio di sviluppare tumori e altre importanti malattie. Secondo le ultime stime un sano stile di vita può ridurre sensibilmente, dal 30% al 50%, il rischio di sviluppare una neoplasia nel corso degli anni.

Previeni con lo stile di vita

Con l’attività fisica è possibile ridurre fino al 50% la probabilità di sviluppare alcuni tipi di cancro, come quello del colon, della prostata e dello stomaco. È dimostrato che per le donne che fanno esercizio regolarmente il rischio di sviluppare il tumore al seno è ridotto di circa il 15-20 %. Muoversi fa bene ma anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale, aiuta a mantenere sotto controllo il peso corporeo, contrastando il rischio di sovrappeso e obesità. È bene ricordare che non esistono singoli alimenti che possono prevenire i tumori. Una dieta bilanciata e varia, ricca di frutta e verdura e povera di grassi e zuccheri è associata alla riduzione del rischio di sviluppare neoplasie nel corso della vita.

Abbandona le cattive abitudini

Il numero di tumori diagnosticati nel mondo è in continuo aumento, ciò è dovuto anche alla diffusione di stili di vita poco salutari, come l’abitudine al fumo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’Europa ha il più alto numero di fumatori di tabacco fra gli adulti (28%) e anche una delle più alte percentuali di fumatori tra i giovani. In aumento anche le donne fumatrici, tra le quali si registra un sempre più alto numero di casi di tumore al polmone. Il fumo è il più rilevante fattore di rischio per questa neoplasia, ad esso è attribuibile l’85-90% di tutti i tumori polmonari. Influisce negativamente anche sull’aspettativa di vita, secondo l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) 20 sigarette al giorno riducono di circa 4,6 anni la vita media di un giovane che inizia a fumare a 25 anni.

Da abbandonare anche l’abitudine al consumo di bevande alcoliche, l’alcol è una sostanza tossica e potenzialmente cancerogena. Aumenta il rischio di sviluppare diversi tumori come quello del cavo orale, della faringe, dell’esofago, del fegato, dell’intestino e della mammella. È una sostanza che causa forte dipendenza.

Metti in calendario la diagnosi precoce

Insieme ai corretti stili di vita, l’alimentazione bilanciata e la regolare attività fisica è importante anche fare diagnosi precoce, arrivare prima permette di scoprire la malattia quando è ancora agli esordi, con la possibilità di effettuare cure mirate e più efficaci.

La diffusione della diagnosi precoce, attraverso visite mirate ed esami diagnostici specifici ha portato negli anni a un notevole aumento della sopravvivenza: fino al 54% per gli uomini, rispetto al 39% degli anni ’90, e fino al 63% dal 55% registrato negli anni ’90. Anche la mortalità è in significativo calo.


Altre Tumori