Chi gioca a tennis vive più a lungo

Chi gioca a tennis vive più a lungo

La racchetta aumenta di 9,7 anni l’aspettativa di vita rispetto a una persona sedentaria. E’ il sorprendente risultato di uno studio del Copenaghen City Heart Study. Una notizia che emerge nel momento in cui il tennis è tornato alla ribalta grazie ai risultati straordinari di Jannik Sinner e Matteo Arnaldi e al ritorno in Italia della coppa Davis.

La coppa Davis torna in Italia dopo 47 anni. A renderlo possibile Jannik Sinner e Matteo Arnaldi, che hanno fatto tornare negli italiani la passione per il tennis. E sull’onda di un’impresa memorabile, è prevista un’impennata nella vendita di racchette e di abbigliamento e nelle iscrizioni ai circoli.

Ben venga questa passione, il tennis è uno sport che fa bene al benessere psicofisico. Ma attenzione: se si riprende l’attività sportiva dopo un periodo di sedentarietà, prima di iniziare è necessario sottoporsi a una visita sportiva. Vale poi la regola di eseguire sempre qualche esercizio di stretching prima della partita.

Un nuovo studio

Chi gioca a tennis vive 9,7 anni in più rispetto alle persone sedentarie. E’ il sorprendente risultato di una ricerca del Copenaghen City Heart Study, che colloca il tennis al primo posto tra gli sport che aumentano l’aspettativa e la qualità della vita, seguito da badminton, ciclismo, nuoto e jogging. Lo studio ha analizzato un campione di 20 mila persone tra i 20 e i 93 anni.

Vero e falso del tennis

Si allena un solo braccio, quello che tiene la racchetta, incrementa le probabilità di soffrire di mal di schiena, è uno sport per giovani. Eccole alcune delle fake che circondano ancora oggi il tennis.

Al contrario, è uno sport che si può praticare a qualsiasi età, è sufficiente avere un partner a pari livello. E non è vero che si potenzia un solo braccio, perché quello opposto è indispensabile per finalizzare il movimento e mantenere l’equilibrio. Nessun problema neppure per la schiena, anzi. Corse e scatti fanno sì che le gambe si mantengano agili e, in generale, tutto il corpo acquisisce una maggiore tonicità e agilità, a favore di una stabilità del fisico anche nella vita quotidiana.

Benefici per la mente

I benefici sono anche per la mente. Il confronto con l’avversario, la valutazione della tattica più idonea, le modifiche “in corsa” rappresentano una palestra per le funzioni cognitive e in generale per la mente che è obbligata a mantenere uno stato vigile. Non solo, la sfida in campo migliora l’autostima e riduce lo stress. Mentre come per tutti gli sport, anche per il tennis vale la maggiore disponibilità ad allacciare nuovi rapporti sociali, con un incremento della fiducia in se stessi e della sicurezza nelle proprie capacità.

Foto di hansmarkutt da Pixabay


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