12 regole per battere il tumore

12 regole per battere il tumore

Il Codice europeo contro il cancro contiene le linee guida scientificamente dimostrate per prevenire il tumore. Nel World Cancer Day, che ricorre il 4 febbraio, ricapitoliamo i 12 punti del Codice perché diventino regole di vita quotidiana per tutti noi

C’è un appuntamento mondiale importante con la prevenzione, che dal 2000 ha come obiettivo quello di sensibilizzare la popolazione sul cancro. Ricorre sempre il 4 febbraio ed è il World Cancer Day.

Ogni anno le iniziative ruotano attorno a un tema che per quest’anno è il medesimo del 2023: Close the Care Gap, vale a dire colmare i divari nei trattamenti. Nonostante infatti siamo in un’epoca di enormi progressi nella diagnosi e nelle terapie, non tutti hanno la possibilità di beneficiarne.

Com’è riportato su sito ufficiale della Giornata, (scoprilo qui), metà della popolazione mondiale non ha accesso all’intera gamma di servizi sanitari essenziali. Le ragioni? Le barriere, com’ è scritto sul sito: dove vivi, chi sei, da dove vieni, quello che fai, chi ami, sono chiamati determinanti sociali della salute e rappresentano i numerosi fattori che possono ingiustamente frapporsi tra l’individuo e la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del cancro.


E tutti, si legge scorrendo la pagina, abbiamo un ruolo importante da svolgere. Come? Alzando la voce e facendo pressione sui Governi affinché affrontino le cause profonde di queste disuguaglianze e trattino il cancro come un importante problema sanitario, e sfidando, direttamente, a voce alta e senza tentennamenti, lo stigma e la discriminazione in tutte le sue forme.


Questo vale anche per la prevenzione, che rientra tra i divari da colmare. Parlarne, descrivere cosa si può fare a difesa della propria salute e di quella dei propri cari, rappresenta il primo grande passo nella lotta contro il cancro. Per agevolare lo sforzo siadel singolo, sia della società, esperti internazionali hanno messo a punto il Codice europeo contro il cancro.

Sono 12 punti, scientificamente validati, che si possono leggere in italiano sul sito dell’Internazional Agency for Research on Cancer.

  1. Non fumare. Non consumare nessuna forma di tabacco.
    Il 24% degli adulti fuma, com’è emerso dall’ultima edizione de I numeri del cancro. E se da una parte si assiste a un cado dei fumatori maschili, dall’altra si sta man mano verificando un incremento dei numeri tra le donne, che iniziano a fumare da ragazzine, che fumano anche in gravidanza, che riprendono anche anni dopo la cessazione. Il risultato? Un drammatico aumento dei casi al femminile di tumore al polmone. Smettere però non è mai troppo tardi, da soli, oppure con l’aiuto di un esperto.
  2. Rendi la tua casa libera dal fumo. Sostieni le politiche che promuovono un ambiente libero dal fumo sul tuo posto di lavoro.
    La Nuova Zelanda ha approvato una legge che vieta la vendita di sigarette a tutti i nati dopo il 2009, a tutela della loro salute. È un grande passo avanti e anche l’Europa si sta muovendo in questa direzione, al fine di arrivare entro il 2028 ad avere una generazione senza fumo.
    Un impegno ambizioso, ma raggiungibile se ogni persona ci mette la propria volontà. Come? Smettendo di fumare, certo. Ma anche, chiedendo ai propri cari e amici di evitare di fumare e di utilizzare le sigarette elettroniche in presenza di minori, condividendo con i neogenitori i rischi per il neonato, anche fumando all’esterno perché nei tessuti rimangono intrappolate sostanze nocive che il bambino aspira quando viene abbracciato. Sì infine a farsi promotori di iniziative in azienda che mirino ad aiutare la disassuefazione dal fumo.
  3. Attivati per mantenere un peso sano.
    Sempre dal recente censimento I numeri del cancro, il 33% degli italiani è in sovrappeso e il 10% è obeso, con tutti i rischi per la salute che porta con sé il grasso in eccesso. Cosa fare? La soluzione migliore è rivolgersi a un Centro specifico, in modo da avere un programma personalizzato sulla base del proprio stile di vita, dei gusti alimentari ed eventuali problematiche.
  4. Svolgi attività fisica ogni giorno. Limita il tempo che trascorri seduto.
    Gli studi più recenti hanno dimostrato che malattie cardiovascolari e cancro hanno in comune i principali fattori di rischio: correggendoli, si riducono le probabilità di ammalarsi di entrambe. La sedentarietà è tra questi. Dedicare ogni giorno almeno 30 minuti a una camminata di buon passo, fare le scale a piedi, alzarsi di tanto in tanto durante la giornata in ufficio e fare qualche passo, sono regole che non solo fanno bene in sé, ma rappresentano un incentivo a ritrovare uno stile di vita sano e a far guadagnare anni di vita in termini di salute.
  5. Segui una dieta sana.
    Consuma molti e vari cereali integrali, legumi, frutta e verdura. Limita i cibi ad elevato contenuto calorico (alimenti ricchi di zuccheri o grassi) ed evita le bevande zuccherate. Evita le carni conservate; limita il consumo di carni rosse e di alimenti ad elevato contenuto di sale.
    Gli alimenti sono una vera e propria terapia. La dimostrazione? Un regime ad hoc, se associato a una regolare attività fisica, è in grado di prevenire oltre 1/3 dei casi di tumore, come indicato dal World cancer research fund.
  6. Se bevi alcolici di qualsiasi tipo, limitane il consumo.
    Per prevenire il cancro è meglio evitare di bere alcolici. La letteratura scientifica è ampia sull’argomento: bere alcol è la causa di almeno sette tipi di cancro: bocca, esofago, gola (faringe e laringe), fegato, intestino crasso (colon-retto) e seno. Ridurne il consumo, o addirittura smettere del tutto, permette benefici enormi. In particolare, ridurre il consumo di bevande alcoliche da quattro o più a una o meno al giorno consente di diminuire il rischio di cancro al fegato del 21 %, di cancro al colon-retto del 31 % e di cancro al seno (per le donne) del 30 %.
  7. Evita un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto per i bambini.
    Usa protezioni solari. Non usare lettini abbronzanti. In questi ultimi anni si sono intensificate le campagne di prevenzione, concentrando l’attenzione su due messaggi chiave: il sole va preso con parsimonia e occhio ai nei. È bene seguire la regola inglese. Vale a dire, farsi controllare una volta all’anno e in ogni caso quando si scopre un neo diverso dal solito, per forma, per dimensione o per colore , anche in parti del corpo poco esposte al sole come la pianta dei piedi: quello che gli anglosassoni chiamano “il brutto anatroccolo”.
  8. Osserva scrupolosamente le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro per proteggerti dall’esposizione ad agenti cancerogeni noti.
    Gli studi che sono stati condotti a tal proposito hanno permesso di mettere in luce i lavori più a rischio e come proteggersi. Si può trovare tutto sul Codice Europeo contro il Cancro, alla voce Inquinanti. Con una raccomandazione: rivolgersi al medico senza perdere tempo in caso di disturbi insorti di recente.
  9. Accerta di non essere esposto a concentrazioni naturalmente elevate di radon presenti in casa.
    Fai in modo di ridurre i livelli elevati di radon.
  10. Per le donne. L’allattamento al seno riduce il rischio di cancro per la madre. Se puoi, allatta il tuo bambino.
    La terapia ormonale sostitutiva (TOS) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso della TOS.
  11. Assicurati che i tuoi figli partecipino ai programmi di vaccinazione contro: l’epatite B (per i neonati) e il papillomavirus umano, HPV.
    Sono i due vaccini anticancro disponibili da anni e che tengono lontano il rischio di alcuni tumori. La vaccinazione anti-HPV, sigla di Papilloma Virus Umano, previene circa nove tumori su dieci della cervice uterina, della vulva e della vagina nella donna, del pene nell’uomo, dell’ano e del cavo orale in entrambi i sessi. Si può eseguire a qualsiasi età, ma viene consigliata a 12 anni, quando sono ancora meno probabili i rapporti sessuali, principale veicolo di trasmissione del virus. La vaccinazione anti-epatite B, invece, elimina il rischio di contrarre l’infezione e di sviluppare negli anni una forma cronica della malattia che può degenerare in carcinoma del fegato. E’ consigliabile per tutti ed è obbligatorio dal 2017 per i nuovi nati.
  12. Partecipa a programmi organizzati di screening per il cancro dell’intestino (uomini e donne), del seno (donne), del collo dell’utero (donne).
    Si chiama “prevenzione secondaria” ed è una vera e propria assicurazione sulla vita. Si tratta di quei controlli indispensabili, ai quali sottoporsi in assenza di sintomi, e che rappresentano l’unico mezzo a disposizione per la diagnosi precoce di un tumore quando è ancora nella fase iniziale, a favore di maggiori probabilità di guarigione.

Immagine di Freepik


Altre Tumori