Alessandro in bici da Milano a Parigi: 1.150 chilometri per i malati di tumore

Alessandro in bici da Milano a Parigi: 1.150 chilometri per i malati di tumore

Da Cavenago a Parigi sui pedali della solidarietà. È l’impresa che si accinge a compiere Alessandro Lanza, 24enne di Cavenago (Monza Brianza). Lo studente del terzo anno di Scienze Psicologiche della Comunicazione in Bicocca ha dato il suo ultimo esame, prima della pausa estiva, proprio in questi giorni. Incassato un bel voto, ora è pronto per la nuova sfida che entrerà di diritto nel suo album dei ricordi dell’estate 2023: Milano-Parigi in bicicletta e in solitaria.

Milano – Parigi: 80 chilometri al giorno

Dal 19 luglio al 2 agosto percorrerà 1.150 chilometri e lo farà per sostenerci. Il suo sarà un viaggio “apassolento”. Ne ha già fatti tre: due a piedi, lungo la Via degli Dei e il Cammino dei Briganti e uno in bici, sino a Roma. Alessandro è innamorato dello sport in ogni sua forma, tanto da volerne fare una professione per il futuro, con l’idea di frequentare dopo la laurea un master in Comunicazione e Marketing dello Sport. Lo sport è da sempre una parte importante della sua vita: pratica basket da quando aveva 6 anni. Oggi gioca in serie D e dal 2019 allena anche una squadra di adolescenti. Spesso si cimenta anche sui sentieri di montagna. Ad agosto ha già programmato un’escursione sulle Dolomiti del Brenta con la sua ragazza.  Pratica anche beach-volley, saltuariamente.

Milano – Pagini a ritmo lento

La bicicletta non è una vera e propria passione, quella è prerogativa della pallacanestro, ma Alessandro considera le due ruote il mezzo migliore per compiere un viaggio.

La bici è una modalità divertente per viaggiare: ti permette di coprire lunghe distanze ma di farlo con un viaggio lento, che dà modo di osservare il paesaggio, conoscere i luoghi e soprattutto le persone. Viaggiare da solo regala una sensazione di grande libertà e genera una migliore predisposizione nell’incontro con gli altri.

Alessandro Lanza – studente di 24 anni

Dare valore all’attività sportiva significa guardare a tutti i suoi aspetti. Anche alla possibilità di aiutare gli altri attraverso lo sport. Tutti possono aprire una raccolta fondi per aiutare con LILT i malati di tumore.

Il viaggio e la raccolta fondi per LILT

Così, guardando al suo prossimo viaggio qualche mese fa, è arrivato l’incontro con LILT. “Parigi mi è sembrato un buon posto dove andare, mi piace particolarmente.  Una volta scelta la destinazione, ho sentito l’esigenza di fare qualcosa di più e dare un senso diverso al mio andare. Ho visto in metropolitana un video in cui Teudis Plaza parlava di Oltre la Curva, gli ho scritto e ci siamo incontrati, entrando subito in sintonia. Quando mi ha raccontato di quello che fanno per LILT, ho subito condiviso l’obiettivo. Due anni fa il papà della mia fidanzata Francesca è scomparso per un melanoma”.

Raccolta fondi a 2mila euro

Alessandro non ha l’esigenza di fare un’impresa sportiva: percorrerà circa 80 km al giorno. L’impresa è quella che compie per noi ed è già un successo: aveva l’obiettivo di raccogliere 1000 euro. A quella cifra è arrivato due giorni dopo l’apertura della raccolta fondi. In cinque giorni sono arrivati 2mila euro. Tanti lo sostengono, a partire dalla famiglia. Mamma e papà sono un po’ in ansia per la partenza, così come Francesca. Lui ha promesso di aggiornarli costantemente sul suo viaggio “apassolento” con LILT.



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