Tre Desideri, il quinto podcast con l’attore Patrizio Rispo

“La vita ha degli spazi a molla. Se cadi, non precipiti e ti fermi. Devi rimbalzare: dal dolore, dalla conoscenza, dalla sofferenza nascono le cose più belle”. Parla così Patrizio Rispo della sua esperienza di tumore alla prostata. Attore di televisione, teatro e cinema, è un volto noto al grande pubblico per la soap italiana più longeva della tv, “Un posto al sole” in onda su Rai 3 dal 1996.

Lì è Raffaele Giordano, il portiere di palazzo Palladini, dove abitano tutti i personaggi della serie. Qui, per “Tre Desideri”, la serie podcast di LILT con Chora Media è semplicemente Patrizio. In entrambe le circostanze, la sua napoletanità fa da filo conduttore e non lo lascia mai. Perché è uno stato d’animo, un modo unico di vivere il mondo, e tutto quello che vi accade. Anche nella sua esperienza di tumore si è lasciato sostenere dall’animo partenopeo e dal suo immenso amore per la vita e per gli altri.

L’episodio che racconta la sua esperienza di tumore è stato realizzato in occasione di Nastro Blu, la campagna di prevenzione sui tumori maschili.

Il suo impegno per la prevenzione

L’attore si spende da tempo per invitare alla prevenzione. Il tumore lo ha riguardato ben prima del suo caso, 10 anni fa, con la malattia della moglie. Poi è toccato a lui e sempre insieme hanno affrontato anche questo. Patrizio ha scoperto la neoplasia in tempo, proprio grazie a una campagna di prevenzione, quando un amico medico lo invita a farsi un controllo per la prostata, ormai superati i 50 anni. Un consiglio fondamentale.

La scoperta di due tumori e la sorveglianza attiva

“E così escono due tumori, non uno – racconta Rispo – perché io sono per l’abbondanza: avevo due tumori apicali”. Iniziano i timori, inizia la paura. Perché quando si parla di alcuni tumori maschili, la fragilità di chi riceve la diagnosi è anche legata ai timori di non poter più vivere il desiderio fisico e uno dei desideri è quello di non veder cambiare la propria intimità.

Rispo sceglie l’intervento, poi però va diversamente. La possibilità più indicata è quella della sorveglianza attiva. Sì, attendere, insomma, ma sempre sotto stretto controllo. “Ho vissuto sei anni con grande fiducia”, racconta Rispo, che è anche la dimostrazione della continua evoluzione in ambito scientifico quando si parla di tumori: in seguito è stato operato, con una nuova tecnica non invasiva.

L’attore e la condivisione della malattia

Rispo non si è sottratto al suo pubblico neppure con la sua malattia. Anzi, l’ha condivisa per diventare ancora di più un promotore di prevenzione. Ed è stato questo un altro suo desiderio coltivato sempre.

È stato importante mettersi in piazza con un problema così riservato. Sono una persona aperta, anzi: io amo gli altri e sono assetato delle altre vite perché le altre vite se le sai ascoltare arricchiscono anche la tua e quindi vivi non una vita, ma centinaia di vite. Poi è il motivo per cui faccio questo mestiere: amo rappresentare gli altri, perché sono assetato degli altri.

Talmente assetato, che non si risparmia mai. Neppure nel raccontare a LILT la sua esperienza, pur con un inguaribile ottimismo che non guasta. La malattia poi, lo abbiamo capito anche con i protagonisti dei precedenti podcast (ascoltali qui), accende in chiunque la fiamma della volontà. Per dar corso a nuovi desideri, nuove prospettive. Ciascuno a modo suo.

Dove puoi ascoltare il podcast

Tre desideri è disponibile sulle principali piattaforme audio free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast).

Ascolta il podcast "Tre Desideri" con Patrizio Rispo
Patrizio Rispo – Raffaele Giornato di “Un posto al sole”

Grazie a

Questo episodio è dedicato alla campagna di sensibilizzazione contro i tumori maschili Nastro blu di LILT ed è stato è stato realizzato grazie al sostegno di Sea Milan Airports.


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